L’accoglienza è un processo pedagogico attraverso cui sono garantite l’opportunità e la fruibilità di strutture, di insegnamenti, di procedure che rispondono ai principi del diritto all’istruzione e alla formazione permanente.
Gli adulti, i giovani e gli stranieri che affluiscono al CPIA sono un pubblico assai eterogeneo, che porta esperienze, esigenze e competenze a loro volta assai differenziate. Riconoscerle, per predisporre percorsi didattici adeguati, fa parte dell’accoglienza e dell’orientamento.
Inoltre, sempre a proposito di eterogeneità, è utile ricordare che ogni adulto ha un proprio stile di apprendimento, relativo anche alle esperienze formative pregresse, e che il contesto socioculturale in cui è inserito stimola bisogni di rinnovamento, di continua messa a prova di ciò che si è divenuti.
Gli adulti, per quanto autonomi nelle diverse sfere della loro vita, hanno bisogno di rinforzo della motivazione, sostegno all’apprendimento e di guida al nuovo percorso di formazione e da qui scaturisce l’importanza del colloquio individuale come primo ma fondamentale passo per la costruzione di un percorso formativo.
A questo proposito si sottolinea che l’accoglienza, all’interno del CPIA, diversamente da quanto avviene presso altre istituzioni scolastiche, non è un momento limitato all’inizio delle attività didattiche, ma una pratica continua, poiché i flussi di utenza interessano l’intero anno.
E’ quindi utile mantenere nel corso di tutto l’anno scolastico un’attività di “sportello di consulenza” per conoscere l’esigenze dei singoli ed orientarli all’interno dei percorsi formativi.
Le fasi dell’accoglienza possono essere così sintetizzate:
1. Pubblicizzazione. Il primo contatto dell’adulto con il Centro inizia con la conoscenza delle attività attraverso un’opera di informazione e pubblicizzazione. Saper diffondere le informazioni in luoghi adeguati con azioni, strumenti e linguaggi chiari è importante per orientare il potenziale utente e per favorire la conoscenza dei servizi offerti dal Centro. Per la promozione e la pubblicizzazione vengono utilizzati vari mezzi: manifesti, locandine, volantini, radio e web. I manifesti, le locandine e i volantini vengono distribuiti a istituti scolastici, enti locali, uffici pubblici, agenzie e centri per l’impiego.
2. Iscrizione. L’utente riceve informazioni sui corsi e sulle modalità di iscrizione. In questa fase possono essere compilati i moduli per l’iscrizione con i dati dell’utente e viene fissato un colloquio con il docente che accoglierà l’utente.
3. Accoglienza. Il colloquio con il docente è finalizzato ad una prima ricognizione sui bisogni formativi dell’utente, alla formalizzazione dell’iscrizione e alla compilazione della scheda di accoglienza. Nel corso del colloquio il docente illustra in maniera sintetica l’Offerta Formativa del CPIA e l’organizzazione didattica delle attività. Il colloquio ha come primo obiettivo quello di creare una situazione empatica con la persona che si rivolge al Centro ed è un momento molto importante della fase dell’accoglienza. In tale occasione, per valutare il livello di competenza dell’utente e inserirlo nel gruppo più idoneo, può essere somministrato un test di ingresso.
4. Percorso formativo e patto formativo. Il percorso formativo, elaborato dal team dei docenti in base alle informazioni acquisite, ai risultati delle prove e agli attestati e ai titoli presentati, è concordato con l’utente e da lui sottoscritto. In questa fase assume particolare importanza l’esplicitazione e la condivisione del percorso formativo tramite un opportuno patto formativo, che l’utente dovrà seguire in quanto è fondamentale che egli prenda consapevolezza del percorso da affrontare, sia motivato e assuma responsabilità.
5. Coloro i quali hanno frequentato i corsi del CPIA, riceveranno attestati per le attività seguite e certificazione delle competenze raggiunte.
Chi seguirà un percorso con l’obiettivo di conseguire un titolo di studio (ad esempio la ex licenza media) sosterrà l’esame previsto per il conseguimento di quel titolo.
La conclusione di un percorso può essere, per il cittadino, una tappa da cui partire per un nuovo percorso.
In ogni caso i percorsi modulari (tanto curricolari quanto a contratto o attuati da associazioni di volontariato attraverso la stipula di un’intesa) devono essere integrati tra loro in modo da costituire i segmenti (gli itinerari di didattica della lettura e della scrittura, di lingua seconda, di matematica e scienze, di lingua inglese, di tecnologia e informatica, ecc…) di una rete, articolata sul territorio, attraverso la quale si possano fornire le necessarie competenze di base perché i cittadini, italiani e stranieri, che ne sono sprovvisti, possano accedere al titolo: un gradino in più verso la piena acquisizione del diritto di cittadinanza.